Qualità dell’Aria Indoor: nuova normativa della Regione Lazio

Giovedì 29 novembre è stato organizzato da GWA un evento dal titolo “Qualità dell’aria indoor. Nuovi scenari normativi”, presso lo Stadio Benito Stirpe di Frosinone.

L’evento ha posto in primo piano il tema dell’inquinamento dell’aria negli ambienti chiusi, problema che rappresenta un enorme fattore di rischio per la salute umana ed è associato ad una moltitudine di patologie.

La questione meritava un particolare approfondimento nella nostra regione, preso atto della circostanza che la Regione Lazio ha la più alta concentrazione in Italia di edifici adibiti ad uffici e dedicati ad attività di tipo sanitario, industriale, turistico-ricettive e del settore terziario in generale.

L’attenzione nei confronti di tale problematica è maturata tardi in Italia in quanto i nostri edifici sono stati per molto tempo climatizzati con l’uso di caloriferi e non con impianti ad aria.

Già in passato era stata posta l’attenzione sul problema della qualità dell’aria indoor, attraverso il Decreto Legislativo 81/2008 (Testo Unico della Sicurezza), ma sotto l’approccio dell’igiene e sicurezza sui luoghi di lavori, che è l’obiettivo di tale compendio normativo.

Nuove disposizioni normative sulla qualità dell’aria indoor.

La nuova norma inserita nella Legge 7/2018 (articolo 21 commi 13 e 14 – Disposizioni in materia di efficientamento e risparmio energetico nonché di impianti aeraulici) introduce l’impegno a carico della Regione Lazio a disciplinare con proprio regolamento, in conformità alle linee guida adottate in materia dalla Conferenza Stato Regioni, la frequenza nonché le modalità di effettuazione dei controlli negli impianti (di potenza termica utile nominale maggiore di 10 kW), le procedure di sanificazione e le modalità di svolgimento dei corsi di formazione dei tecnici deputati ad interessarsi agli impianti HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning).

Il team che si sta occupando della redazione del suddetto regolamento è quello dell’Assessore Regionale ai lavori pubblici, tutela del territorio e mobilità, Mauro Alessandri, che nel corso del Suo intervento ne ha anticipato gli elementi salienti:

  • la perimetrazione e l’esatta configurazione del problema della qualità dell’aria respirata nei luoghi di lavoro o extra-lavorativi;
  • la precisa identificazione delle sorgenti e dei componenti degli impianti aeraulici oggetto di controlli;
  • definizione di piani di manutenzione dei suddetti impianti ai fini di mantenere le condizioni igieniche ottimali;
  • obbligo di monitoraggio degli impianti aeraulici con periodicità prestabilite, e possibilità di supporto a tali controlli con dispositivi in continuo;
  • verifica, laddove presenti, delle condizioni delle torri evaporative, (azione legata al problema Legionella, già all’attenzione dei media negli ultimi mesi per i casi di Brescia e Milano nord e che hanno portato anche a decessi di quanti coinvolti);
  • identificazione di parametri e regole oggettive inerenti lo stato degli impianti;
  • definizione delle azioni di sanificazione aeraulica, qualora necessario a fronte dei succitati controlli; 
  • reportistica finale, sia per le attività di controllo che di sanificazione, da mostrare agli enti preposti;
  • creazione e riconoscimento di figure professionali qualificate per l’esecuzione dei controlli e delle attività di bonifica degli impianti; 
  • prescrizione delle condizioni igienico-sanitarie minime e soddisfacenti grazie alla copresenza di precise condizioni (anche per favorire l’attività di controllo a cura degli enti preposti); 
  • creazione di un elenco regionale dei professionisti qualificati;
  • attività di vigilanza e regime sanzionatorio.

 

Tenere sotto controllo gli impianti aeraulici, garantisce:

  • conformità alla Legge;
  • risparmio energetico;
  • comfort all’interno degli edifici;
  • aria salubre;
  • piacere di stare negli ambienti, siano essi di degenza, di relax o di lavoro;
  • assenza di patologie tipiche degli edifici malati.

 

Come monitorare le condizioni dei tuoi impianti aeraulici?

GWA dispone delle tecnologie più avanzate per monitorare gli impianti da remoto, controllarli dall’interno e – se necessario – intervenire laddove ci siano rilevanti problematiche di non igienicità.
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